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7 libri sulle donne e le loro conquiste che tutti dovremmo leggere

“Invisibili”, “Una madre”, “God save the queer” e altri titoli per parlare delle donne nella letteratura e dei loro diritti: ecco i nostri consigli di lettura.

libri sui diritti delle donne

 

La storia ha lasciato indietro i nomi di molte donne, e in ambito letterario non è andata diversamente. Arrivate con difficoltà a conquistare il terreno della cultura, da sempre appannaggio degli uomini, hanno dovuto lottare contro i pregiudizi di un mondo che non le riteneva adatte, che le sottovalutava, che le avviliva, relegandole alla vita tra le mura domestiche. Ci sono tanti libri sui diritti delle donne, che raccontano le loro vite e le loro lotte: come figlie, mogli e madri, ma soprattutto come combattenti, come rivoluzionarie, come artiste, che non si sono mai tirate indietro. Ecco i nostri consigli di lettura per l’8 marzo, Giornata internazionale della donna.

 

Donne e letteratura: un connubio negato per molto tempo

Tra le donne che hanno fatto la storia della letteratura troviamo nomi noti come Elsa Morante, Oriana Fallaci, Jane Austen, ma anche Christine de Pizan, Isabella di Morra, Clotilde Tambroni, Chiara Matraini, poetessa rinascimentale. Figure meno conosciute, ma non per questo meno significative, che il mondo sta finalmente riscoprendo. Invisibili per lungo tempo, anche in epoca moderna, le donne hanno intrapreso un lungo cammino per l’emancipazione, che è ben lontano dall’essersi concluso. Il femminismo, anzi, i femminismi, al plurale, sono tuttora oggetto di battaglie politiche e sociali, dibattiti, studi e analisi, e sono, naturalmente, un tema che molte scrittrici affrontano, sia nella saggistica che in letteratura: Chimamanda Ngozi Adiche, Michela Murgia, Caroline Criado Perez, per citarne solo alcune.

 

Libri sui diritti delle donne: la nostra selezione

Parlare di donne e diritti, ma anche di donne e letteratura, vuol dire ripercorrere una storia che in tanti momenti è parsa a senso unico. Una storia di privazioni, di mancate attribuzioni, di persone che si sono fatte da parte e che sono state messe da parte da una società patriarcale. Poetesse che per le famiglie di origine erano considerate una vergogna, donne tenute lontane con la forza da ciò a cui avrebbero voluto dedicarsi, ma non per questo hanno rinunciato a mettersi in gioco. Ecco i titoli che abbiamo selezionato per i nostri consigli di lettura sul tema.

 

1.“Il pericolo di un’unica storia” di Chimamanda Ngozi Adiche

Le storie sono potenti e possono cambiare il mondo, perché modificano ciò che pensiamo e il nostro modo di agire. Molto spesso, sono state usate per spingere le persone in una direzione, ma la verità non è mai tutta da una parte. “Il pericolo di un’unica storia” riprende il primo intervento che l’autrice, Chimamanda Ngozi Adiche, ha proposto al pubblico dal palco della conferenza TED nel 2009 e lo trasforma in un’opportunità per discutere sull’importanza di guardare e accogliere la complessità, rifiutando invece le semplificazioni che potrebbero impedirci di vedere ciò che conta davvero. 

 

2.“Una madre” di Vera Politkovskaja

Anna Politkovskaja, giornalista di “Novaja Gazeta”, è stata assassinata il 7 ottobre 2006, mentre rientrava nell’abitazione di Mosca. “Una madre” di Vera Politkovskaja, sua figlia, racconta quella donna che “scriveva la verità, nuda e cruda”, quella “persona scomoda, non solo per le autorità russe, ma anche per la gente comune”, per ricordarne il coraggio, gli insegnamenti e le battaglie. 

 

libri 8 marzo

 

3.“Vi avverto che vivo per l’ultima volta” di Paolo Nori

Anna Gorenko si faceva chiamare ‘poeta’, al maschile e aveva cambiato il suo cognome in Achmatova, perché suo padre, un ufficiale della marina russa, considerava un disonore avere in famiglia una donna che scrivesse poesie. “Vi avverto che vivo per l’ultima volta. Noi e Anna Achmatova” di Paolo Nori è il racconto di una donna forte, mossa dalla volontà di comunicare agli altri i suoi versi, di esprimersi attraverso quella forma. 

 

4.“Invisibili” di Caroline Criado Perez

Che il corpo delle donne sia stato a lungo ignorato lo testimonia anche l’assenza di dati sulla popolazione femminile, sui suoi bisogni, sulle abitudini. In “Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano.”, Caroline Criado Perez indaga tutti gli ambiti in cui le differenze tra uomini e donne sono state tralasciate, a favore di una semplificazione che si traduce in schermi telefonici sviluppati per le dimensioni delle mani maschili e in ricerche mediche basate soltanto sulla popolazione maschile, per citare due esempi eclatanti. 

 

5.“Cassandra a Mogadiscio” di Igiaba Scego

Il distacco e lo sradicamento di chi è stato costretto a lasciare il Paese d’origine sono al centro del libro “Cassandra a Mogadiscio” di Igiaba Scego. Un libro che racchiude tante anime e che racconta attraverso la storia di una famiglia quanto accaduto in Somalia negli anni Novanta. A fare da sottotraccia a tutte le vicende, la commistione tra italiano e somali, tra le sonorità e le parole delle due lingue, che quasi si fondono in una sola, per dare voce alla nostalgia e alle figure che emergono dalle pagine.

 

6.“God save the queer” di Michela Murgia

In “God save the queer” Michela Murgia si interroga sulla possibilità di coniugare femminismo e fede cristiana. L’autrice indaga le apparenti incongruenze e i possibili punti di contatto: da credente, infatti, è convinta che sì, è possibile accogliere entrambe le visioni e che questo rappresenta una ricchezza della quale sarebbe sbagliato privarsi. La sua è una fede che ha “bisogno della prospettiva femminista e queer, perché la rivelazione non sarà compiuta fino a quando a ogni singola persona non sarà offerta la possibilità di sentirsi addosso lo sguardo generativo di Dio”. 

 

7.“Maestre d'amore. Giulietta, Ofelia, Desdemona e le altre” di Nadia Fusini

“La donna è l'ora della verità per un uomo; non c'è niente di più vero. Scrivo questo libro per dimostrare la verità di tali parole”: così Nadia Fusini presenta il suo “Maestre d’amore. Giulietta, Ofelia, Desdemona e le altre”. Un libro che si muove leggero tra figure femminili che si colorano di sfumature vivide, per uscire dalle commedie e dalle tragedie di cui sono state protagoniste in letteratura e diventare spunto di riflessione e di analisi. Un libro per parlare di ciò che la donna e il suo corpo sono stati nel corso dei secoli, in una eterna mediazione del femminile a opera degli uomini.

 

Siamo alla fine dei nostri consigli di lettura, ma ricorda che per te c’è anche la selezione di librai con altri titoli che parlano delle donne e dei loro diritti. 

A presto!